Hey readers,
oggi vi porto la mia prima lettura del grande mago del thriller-horror. Questo libro fa parte della trilogia di Bill Hodges (che si compone di Mr Mercedes, Chi perde paga e Fine turno).
“Mr Mercedes” si apre con un attentato: una Mercedes si abbatte sulla folla che sta in fila davanti al City Center, un gruppo di persone disoccupate, così disperate da accamparsi dalla notte davanti alle porte del centro nella speranza di trovare un misero impiego (tra loro si trova anche una neonata, portata da una giovane ragazza-madre che aveva nessuno a cui lasciare la piccola). Dopo questa introduzione/flashback la storia inizia presentandoci il protagonista della vicenda: Bill Hodges, un ex detective, che dopo la pensione trascorre le proprie tristi giornate seduto davanti alla TV, abbuffandosi di cibo spazzatura e “giocando” con la pistola del padre. La sua vita trascorre nella noia e nella monotonia più totale, assopendo sempre di più gli istinti e la reattività dell’ex agente. O almeno le cose vanno così fino a che non riceve una strana lettera… Il mittente sembra essere proprio l’Assassino della Mercedes (usando il nomignolo affibbiatogli dalla stampa) che essendo uno dei suoi pochissimi casi irrisolti lo stimola a rimettersi sulle sue tracce ed arrivare finalmente in fondo a questo mistero.
La narrazione si divide alternando capitoli con il punto di vista del Detective Hodges ad altri col punto di vista dello stesso assassino, quindi abbiamo già la soluzione dalle prime pagine; quello che ci tiene incollati alle pagine sono le innumerevoli avventure dei due co-protagonisti che cercano l’uno di fuggire, scoprire e provocare l’altro.
La narrazione è come una calamita: le pagine scorrono magicamente, avvincenti e sempre in grado di tenere totalmente incollato il lettore alle pagine.
Questo è anche un libro diverso dal genere abituale dell’autore (anche se questo non gli fa perdere nemmeno mezzo punto), infatti è un thriller poliziesco nudo e crudo, senza fattori paranormali, ma con una coppia di protagonisti che lasciano ugualmente il segno (ognuno con i propri problemi che li portano a compire azioni sfrontate).
Non è una storia eccessivamente cruenta, ma riesce a pieno nel colpire chi legge con una serie di situazioni piene di suspance…
Il libro mi è piaciuto moltissimo, non vedo l’ora di leggere i seguiti visto che, nelle ultime pagine del libro, viene lasciata una piccola anticipazione di quella che poi sarà la storia successiva (che devo dire mi ha incuriosita molto).
Caterina
Il libro più bello di Stephen King è senza dubbio Buick 8: l’hai letto?
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non lo conosco, di cosa parla?
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Ne ho parlato ampiamente (senza fare troppi spoiler) in un post del mio blog: se ci entri e digiti “buick 8” nel motore di ricerca dovresti trovarlo senza problemi.
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grazie mille
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Spero che il mio post ti piaccia! 🙂
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