Gomitoli – A. Russo

Hey readers,

oggi vi parlo dell’innovativo romanzo d’esordio di Andrea Russo. Approfitto anche per ringraziarlo di avermi inviato una copia di questo libro che mi ha aiutata moltissimo a superare un periodo di blocco nella lettura.

“Gomitoli” è un romanzo in trentatré attimi. Un accattone in stazione osserva la più disparata umanità: un brulicare di esistenze distratte e noncuranti. Sette vite, compresa la sua, vengono scandite in trentatré attimi. Tutto accade in poche ore, sette vite avvolte insieme a creare un unico gomitolo. Qualcuno, quel giorno di febbraio, porta con sé qualcosa di più pesante della sua stessa coscienza. Qualcuno, quella mattina, deciderà per tutti gli altri. La narrazione si basa su una serie di piccoli capitoli-istanti che narrano l’intreccio delle vite di sette persone che sembrano non avere niente in comune, ma che mano a mano si intrecceranno l’una con la vita dell’altra.

Ci tengo a dedicare una riflessione a due capitoli in particolare che mi hanno colpita immensamente. Il capitolo 3 – Un guardone tratta appunto il punto di vista di un guardone un soggetto con un lieve squilibrio psichico curato da tutta la vita senza troppi risultati, che come un reietto rimane a guardare ai margini della società, nascosto da un ambiente dispersivo, ossia la stazione, la psiche del soggetto è descritta in maniera molto verosimile. Il capitolo 26 – Il pentimento non si intona ai veri uomini spiega come la determinazione possa essere forte nel soggetto (non posso dirvi molto di più), ma al tempo stesso un altro personaggio si rende conto di come alcune decisioni non siano sostenibili per tutte le persone.

La modalità in cui viene narrata la storia è davvero molto molto originale. All’inizio questo tipo di narrazione così particolare e tendenzialmente spezzata mi ha spaventata perché pensavo sarebbe stata difficile da seguire. In realtà leggendo riusciamo ad entrare nella mente del personaggio e a percepire le cose dal suo punto di vista anche se sono narrate tutte da una terza persona che le osserva da fuori. E’ molto carina anche l’interruzione che creano i vari Monologhi di un accattone che si suddividono per tutto il testo.

Caterina

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