Bastava chiedere! – E. Clit

Hey readers,

oggi vi parlo del mio primo fumetto… o meglio della mia prima graphic novel!!

“Bastava chiedere” è una graphic novel femminista di una giovane fumettista francese che racconta la quotidianità. Conosci la scena: sei tornata dal lavoro, hai fatto la spesa, stai preparando la cena e nel frattempo pensi a quando pagare l’affitto / chiamare l’idraulico / prendere la pillola / finire quella mail di lavoro / controllare che i tuoi figli abbiano fatto i compiti / caricare la lavatrice. Tutto questo mentre il tuo compagno ti chiede se per caso sai dove sono finite le sue scarpe. Hai mai pensato a quante volte il tuo partner ti ha risposto «bastava chiedere», come se tu fossi l’addetta all’organizzazione della casa? Hai mai riflettuto sul delicato equilibrio che cerchi di mantenere rispondendo a un commento inopportuno per evitare di essere definita “isterica”? Ti è mai venuto in mente che non va bene sentirti costantemente responsabile del benessere emotivo o sessuale del tuo partner? Hai mai riflettuto su quanto sia ingiusto che il tuo congedo di maternità sia chiamato da qualche collega “una vacanza”? Se non ci hai mai pensato, scoprirai queste porzioni della tua stessa vita nelle pagine di Emma. E se ancora non sei femminista, scoprirai di esserlo. Introduzione di Michela Murgia.

Partiamo col presupposto che io non sono il tipo adatto per le graphic novel e per questo motivo non ho straveduto per questa lettura. Diciamo che sono più il tipo di persona che si perde nelle parole anzichè nelle immagini. Non per questo vi dirò che è brutta o noiosa, semplicemente non fa molto per me…

Gli aspetti legati al femminismo e alla riflessione suscitati nel lettore sono indubbiamente centrali e ben esplicati, anche se è da tenere in considerazione che si tratta di una grafic novel indirizzata a un pubblico che ha poche conoscenze nell’ambito del femminismo (visto che molti temi sono delle prime riflessioni).

Caterina