Hey readers,
oggi vi parlo di un libro molto sociologico ripescato dalla libreria dei nonni.
“La ladra” è una contadina di brutto aspetto, poco curata, entra a servizio in una casa di campagna, presso una ricca signora. Tutto è normale, nulla accade di straordinario che non sia già letto in tanti romanzi del genere. L’Assunta, questo è il nome della contadina, è per la ricca signora motivo di gioco, di provocazione: l’aristocratica tenta di redimere la donna sgraziata, cerca di farne una signora; la mette al corrente dei suoi disegni, le insegna a leggere, ad amare sete e gioielli, le confida persino di averle riservato un posticino nella bella grafia del suo testamento. Da qui scatta una molla nel cuore dell’Assunta. Se prima nessuno l’aveva trattata come persona, come essere umano, la signora mettendo il suo nome tra le cose del privilegio, ne ha dato forma diversa, quasi centrale, tra quegli ori e gioielli, tra quella condizione e quella ricchezza. Il tarlo rode, fino alle fondamenta. Assunta gioca con le gioie della signora, diventa una seconda padrona, avverte dentro di sé che quel patrimonio un poco le appartiene. Assunta su consiglio della sorella e con l’aiuto di un mago, ruba tre anelli dal comò della signora per consegnarli all’uomo in cambio dell’informazione tanto cercata e desiderata, fino a non farla più dormire. È un gesto che rituffa nel volgare la contadina, candidata ad una redenzione assurda.
E’ un interessante spaccato sociale: ci troviamo davanti al rapporto tra il “popolo” e i “signori”, leggendo possiamo osservare come si sviluppavano i rapporti tra le varie persone in questo determinato periodo storico. Le due parti conducono la loro vita per mezzo di una serie di consuetudini totalmente diverse da quelle a cui siamo abituati. Come essere catapultati indietro nel tempo…
Si tratta di un racconto breve e semplice, uno dei meno diffusi dell’autore, ma assolutamente consigliato soprattutto se siete interessati a tematiche sociali e psicologiche.
La trama e la narrazione sono lineari e scorrevoli, il libro si legge in una o due ore. Pur essendo immensamente semplice l’autore tratta l’argomento in maniera piacevole.
In conclusione mi sento di consigliare questa lettura se riuscite a reperirla!
Caterina