Hey readers,
oggi vi porto il terzo volume di quella che ad oggi risulta la mia saga preferita senza ombra di dubbio, la serie si compone di L’amica Geniale, Storia di un nuovo cognome, Storia di chi fugge e chi resta e Storia della bambina perduta.
“Storia di chi fugge e chi resta” prosegue da dove il volume precedente si era interrotto, portando avanti le vite delle due giovani donne nei tumultuosi anni settanta. La narrazione si apre con un “salto” nel presente, in cui incontriamo Lila ed Elena ormai anziane passeggiano per il rione vecchio imbattendosi nella folla che circonda un cadavere appena rinvenuto – si tratta di Gigliola Spagnuolo, l’ex moglie di Michele Solar. A questo punto i ricordi di Elena si fanno strada nella narrazione proiettandoci nei tumultuosi anni settanta, nel momento in cui la nostra narratrice accorre preoccupata a casa di Lila. La vita di Lenú trascorre tranquilla e con successo, infatti il libro sta incrementando le vendite e le sue nozze sono prossime; proprio per questo motivo si trova, in questo periodo, nella casa dei genitori a Napoli. Lila è invecchiata e deperita dal lavoro in fabbrica e chiede a Elena di occuparsi di Gennaro qualora lei non potesse più farlo – racconta, inoltre, di essere stata vittima di un nuovo episodio di smarginamento (come si era verificato nel Capodanno del primo libro). A questo punto il lettore segue le loro vite attraverso l’interesse politico di Lina e l’insoddisfazione di Elena.
Questo terzo volume è interessante e stimolante, ricco come tutte le narrazioni della Ferrante, anche se, in alcuni punti, l’ho trovato poco scorrevole (probabilmente perché non ho apprezzato molte gli excursus politici del periodo) e mi hanno annoiata alcune parti che avrei voluto saltare per arrivare velocemente alle parti del romanzo più dense!
Nel compenso, come sempre, l’ho apprezzato; anche se le giovani portano avanti sempre di più il comportamento che all’inizio della serie avevano cercato di evitare: lasciano che molti aspetti delle loro vite gli scorrano addosso, impagabili e rassegnate.
Soprattutto Elena continua a perseverare sulla sua necessità di approvazione da parte della famiglia del marito e di tutte le personalità intellettuali che incontra; trascura spesso i propri desideri e i propri obbiettivi, gettando continuamente la narrazione nella disperazione e nella passività!
Non pensate che si tratti di una recensione negativa: un buon autore è capace di farti odiare i suoi personaggi se li sa descrivere davvero bene ed è fantastico!
Caterina
2 pensieri su “Saga de L’amica geniale vol.3 – Storia di chi fugge e di chi resta | E. Ferrante”