Nel mare ci sono i coccodrilli | F. Geda – storia vera di Enaiatollah Akbari

Hey readers,

oggi parliamo di una delle mie letture scolastiche di quest’estate!

“Nel mare ci sono i coccodrilli è la storia vera, o meglio la vera odissea di Enaiatollah Akbari che lo ha portato da Nava (Afghanistan) a Torino. Il viaggio di Enaiat si apre a Quetta in Pakistan, quando la madre lo accompagna oltre confine e lì lo abbandona, sperando in una vita migliore per lui lontano dai talebani. Pur essendo giovanissimo il nostro protagonista si rimbocca le maniche, inizialmente lavora come tuttofare per il proprietario della struttura in cui la madre lo aveva lasciato. Proprio in una delle tante commissioni un commerciante presso cui consegnava il tè lo invita a lavorare per lui come venditore ambulante insieme ad altri ragazzini. Durante questo periodo fa conoscenza con Sufi, anche lui afghano di etnia hazara e, successivamente, i due decidono di partire come immigrati clandestini in Iran. Lì, inizieranno a lavorare con un gruppo di muratori che vivono illegalmente nei cantieri su cui operano. In Iran, però, la vita è molto difficile, visti i continui rimpatri dei clandestini. Per questo motivo si orienterà verso la Turchia, anche se il suo viaggio non si fermerà certo lì.

Pensare che questa storia sia vera e che, effettivamente, un bambino così piccolo sia stato capace di sopravvivere così a lungo mi fa venire la pelle d’oca! E’ un libro toccante, a tratti commovente che coinvolge molto il lettore, infatti sono riuscita a leggerlo in meno di 24h.

Un piccolo appunto sul finale (senza fare spoiler): è immensamente toccante quello che leggiamo alla fine del libro, come un piccolo tocco di magia alla fine di un incubo!

Una nota molto dolce sono le persone generose che, senza conoscere Enaiat, gli donano aiuto e ristoro. Questi episodi sono riportati con grande riconoscenza del narratore e devo dire che li trovo bellissimi messaggi da condividere e riportare a ogni giovane (o non giovane) lettore!

Questo libro è uno spaccato del concetto di immigrazione clandestina, che mira a cercare la tranquillità che non si può vivere in certi paesi. In un periodo storico come questo, in cui l’immigrazione è vista in tono ampliamente dispregiativo e sprezzante. Questo è amore per la vita e per la famiglia, amore per il futuro, sacrificio, sudore e ambizione.

In conclusione ve lo consiglio molto vivamente!

Caterina

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