Il miglio verde | S. King

Hey readers,

oggi vi porto la mia personalissima recensione di uno dei più conosciuti (e chiacchierati) libri di Stephen King, per intenderci… Si tratta del libro da cui è stato tratto l’omonimo e conosciuto film di Tom Hanks!

“Il miglio verde” ricostruisce, seppur con le difficoltà della memoria altalenante di un anziano, i fatti che interessano il Blocco E del carcere di Cold Mountain nel 1932. Ci troviamo a ripercorrere i ricordi del capo Howell che, nelle noiose giornate che occupano la fine della sua vita in una casa di riposo per anziani, si impegna nel ricostruire i fatti – quasi – surreali che si succedettero in quel periodo. Il nostro agente penitenziario si concentrerà su tutti gli eventi che diffonderanno la strana e controversa figura di John Coffey – un gigantesco uomo nero inviato a morire al Miglio Verde con l’accusa di aver ucciso e violentato due bambine bianche. Nel raccontarci questa storia non mancheranno le “grandi parentesi” sugli altri ospiti del Miglio Verde, come il folle Billy the Kid e lo stravagante Delocroix, e sulle guardie stesse che se ne occupano, soprattutto sul “mostruoso” Percy. Usando come mezzo la storia di John riusciamo ad entrare a pieno dentro la realtà penitenziaria del tempo.

Un aspetto da tenere fortemente in considerazione durante la lettura è il periodo storico in cui si ambienta la nostra lettura. Piú volte l’autore di fa notare la precarietà e la povertà che caratterizzano la provincia americana dopo il Crollo della Borsa del ’29. Ad esempio, i personaggi per primi più volte ripetono l’importanza di non perdere un posto sicuro e redditizio in un momento così critico.

Un altro aspetto che mi ha colpita molto è lo spunto di riflessione che si scatena leggendo – soprattutto nella parte finale. Ci troviamo, infatti, a empatizzare con personaggi condannati e colpevoli mantenendo il punto di vista di un personaggio “buono”. In questo modo siamo portati a riflettere sulla giustizia del tipo di punizione incerta ai colpevoli nel Blocco E. Personalmente posso dirvi che questa lettura a rimarcato la mia contrarietà a questa pratica.

L’unico punto negativo che mi sento di sottolineare è che all’inizio nella lettura si tende a fare un po’ di confusione perché l’ordine cronologico dei fatti, in alcuni punti, viene meno, ma, una volta superati gli ostacoli iniziali, poter aspettarvi una lettura densa e coinvolgente con qualche risvolto inaspettato!

Caterina

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Trilogia di Bill Hodges: vol. 3, Fine Turno | S. King

Hey readers,

oggi vi porto il terzo volume della saga di Mr Mercedes (la mia prima lettura di King), che si compone di Mr Mercedes, Chi perde paga e Fine Turno. Essendo la conclusione della trilogia ci saranno un sacco di cose da dire.

“Fine Turno” si apre in un gelido lunedì di gennaio; Bill Hodges si è alzato presto per andare dal medico. Il dolore lo assilla da un po’ e ha deciso di sapere da dove viene. Ma evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un vecchio collega che chiede il suo aiuto per uno strano caso di omicidio-suicidio ai danni di Martine Stover e sua madre. Martine era rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009 che l’ex detective aveva risolto nel primo libro della trilogia. Il killer, Brady Hartsfield, sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni prima dalla camera 217 dell’ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in stato vegetativo, infatti, sembra che le sue vecchie vittime siano coinvolte in una macabra serie di suicidi apparentemente immotivati. Bill e Holly sono certi che gli strani eventi non sono frutto di coincidenze, ma, essendo i soli, si troveranno nuovamente a dover risolvere da soli il mistero. Per aiutarli nelle loro imprese tornerà anche l’ultimo membro della cricca investigativa, Jerome, il giovane giardiniere/tecnico informatico di Bill che abbiamo incontrato in entrambi i libri precedenti. E stavolta la corsa non sarà solo contro un pericoloso assassino, ma la vera sfida sarà contro la tecnologia dilagante, che se manipolata si rivelerà molto pericolosa, e contro la vita stessa e la salute fisica dei personaggi.

Veniamo ora alla mia opinione, prima sul libro, poi una breve conclusione sulla trilogia.

Per quanto riguarda il libro mi è piaciuto perchè lo stile di scrittura (come ho sicuramente detto nelle altre recensioni) è molto incalzante e avvincente. L’accenno al paranormale (ehm non saprei come definire i poteri di Brandy scusatemi…) non mi ha fatto impazzire per niente: per essere una serie investigativa carina e abbastanza originale questo carattere poteva essere risparmiato perché risulta (a parer mio) un tentativo mal riuscito di allungare la trama.

Se paragoniamo i tre libri insieme indubbiamente il primo è molto molto bello e lo si potrebbe leggere da solo, il secondo è un po’ improbabile ma rimane comunque “separato” dalla trama del primo volume e il terzo è una continuazione molto improbabile. Di conseguenza mi sento di consigliare al 100% Mr Mercedes, per i volumi successivi potete anche farne a meno.

Non voglio dire che questi libri siano brutti, nella loro struttura sono ben fatti e coinvolgenti. Ma la sensazione che hanno suscitato a me è che Mr Mercedes abbia fatto molto successo e l’autore abbia scelto di “cavalcare l’onda” ricreando altre avventure per i protagonisti.

Sono molto aperta a chi ha un’opinione diversa dalla mia, magari voi li avete adorati e avete percepito dei concetti che mi sono persa; quindi vi invito a commentare cosa ne pensate per confrontarci.

Caterina

Siria mon amour | A. El Nasif, C. Obber

Hey readers,

oggi vi porto un libro intenso, ricco di emozioni e soprattutto tratto da una storia vera.

“Siria mon amour” è la storia di Amani, una ragazza di 16 anni di origine siriana, ma cresciuta a Bassano del Grappa. La nostra protagonista verrà portata con l’inganno dalla madre nel suo paese d’origine. Lì l’aspetta un matrimonio combinato con un cugino. Amani si ritrova così a dover lottare per la propria libertà, dover trovare la forza in se stessa per riuscire a fuggire. Non vi dirò ancora molto della trama perchè sta a voi leggere dalle sue parole la sua storia!

Se volute trovare altre informazioni su di lei potete vedervi i numerosi video presenti su La7 (su Youtube sono reperibili vi consiglio di darci un’occhiata) visto che sono stati fatti molti reportage su di lei.

Di questo testo mi hanno affascinata tutte le pagine, mi ha permesso di fare un viaggio in una terra lontana; ma soprattutto, la cosa che ritengo meravigliosa, è la forza di non arrendersi a un destino imposto, la forza di combattere per quello in cui si crede.

Porto questo libro in risposta alla #photogenicbooktag in cui mi ha taggata @illabirintodeilibri e questo è uno dei libri con la copertina più carina che io abbia mai visto!

Caterina