Hey readers,
oggi vi porto un libro molto interessante dal punto di vista sociale, in più è ambientato nella mia amata Firenze (quindi come potete non leggerlo?).
“Il Quartiere” è la storia di un gruppo di ragazzi che vivono in un quartiere popolare di Firenze. A narrarci la storia è Valerio, membro del gruppo e protagonista effettivo. Tutti i ragazzi, oltre a vivere la povertà e le ristrettezze del “Quartiere”, hanno tutti situazioni familiari molto difficili (il padre di Giorgio è stato arrestato come diffidente, quello di Carlo è morto in guerra e la madre a preso uno stile id vita non curante dei figli, Gino ha ceduto a una relazione omosessuale per mantenersi, lo stesso Valerio è orfano di madre) Non posso dirvi molto della trama in quanto è un libro molto breve e denso di fatti. La trama ripercorre la vita dei ragazzi dai quindi anni (quindi i primi amori, il lavoro e le prime responsabilità) sino ai venti/ventidue anni (dopo il servizio militare e quando tutti cercano di formarsi una famiglia). La storia è ambientata nel periodo che ruota attorno alla guerra in Etiopia (siamo quindi negli anni trenta) e in maniera similare all’Amica Geniale evidenzia quanto il quartiere in cui si nasce può influenzare la vita > che inizia e finisce nei confini del Quartiere.
E’ un testo ricco di riflessioni e ragionamenti che fanno trasparire le idee dell’autore stesso sia sulla società del quartiere sia sulla situazione politica (es. le idee dei vari personaggi nei riguardi della guerra). Collegandoci a questo punto possiamo dire anche quanto i personaggi siano perfettamente bilanciati: rappresentano tutte le situazioni e le tipologie familiari ce potevano verificarsi in quel periodo storico, contestualizzando le opinioni di tutti.
A tutti i personaggi, nei vari capitoli, vengono dedicate delle focalizzazioni delle loro vite che servono via via che si va avanti nella lettura ci aiutano a capire meglio le azioni e i sentimenti che muovono i ragazzi nelle loro scelte.
Potete trovare moltissime citazioni a Firenze che descrivono dettagliatamente gli ambienti, le vie e gli spazi della città (che a tratti possono risultare quasi noiose) che sono carine sia che siate “stranieri” alla città perché permette di immaginare i vari spazi sia che conosciate Firenze perché potreste trovare descritti su carta che conoscete o potete visitare.
Tra le pagine trovate moltissimi pezzettini di canzoni popolari che sono molto affascinanti se soprattutto cercate (come ho fatto io!) su Youtube i testi originali cantati perché contestualizza ancora di più l’ambiente che crea l’immaginazione durante la lettura.
Spoiler Ho apprezzato moltissimo le lettere che si scambiano Valerio e gli amici quando il ragazzo è in leva, ma ancora di più la conversazione tra Valerio e Marianna (nelle ultime pagine) che riescono a riassumere a pieno il concetto di Quartiere popolare e umile e di come le persone percepiscano l’idea di abbandonarlo (anche per qualcosa di migliore) come una follia!
Caterina