Simposio | Platone

Hey readers,

oggi vi porto la mia seconda lettura filosofica di Platone (la prima la trovate linkata qui e si tratta dell’Apologia di Socrate). Con questo testo partecipo alla settima tappa del #gdldeibuonipropositi organizzato da @senzacensurabooks che consiste in un libro che avevi paura di iniziare (ps. mi sono persa la sesta tappa mea culpa!)

Il Simposio è il più conosciuto dei dialoghi di Platone. In particolare, si differenzia dagli altri scritti per la sua struttura, che si articola non tanto in un dialogo, quanto nelle varie parti di un agone oratorio, in cui ciascuno degli interlocutori, scelti tra il fiore degli intellettuali ateniesi, espone con un ampio discorso la propria teoria su Eros (“Amore”). La cornice in cui si inseriscono i vari interventi è rappresentata dal banchetto, offerto dal poeta tragico Agatone per festeggiare la sua vittoria negli agoni delle Lenee. Fra gli invitati, oltre a Socrate e al suo discepolo Aristodemo, troviamo il medico Erissimaco, il commediografo Aristofane, Pausania l’amante di Agatone e il suo amico Fedro, figlio di Pitocle ed esperto di retorica: ognuno di loro, su invito di Erissimaco, terrà un discorso che ha per oggetto un elogio di Eros. Verso la fine, fa una clamorosa irruzione anche Alcibiade, completamente ubriaco, incoronato di edera e di viole, accompagnato dal suo komos, che si presenta per festeggiare Agatone, e che viene accolto con cordialità.

Sarò sincera, non è stata una lettura facilissima (soprattutto perchè in questo periodo fatico non poco a concentrarmi), ma quando sono riuscita ad entrare nell’ottica platonica me ne sono follemente innamorata! La mia parte preferita sono sicuramente i miti perchè, dopo averli fatti a scuola è stato bello leggerli per intero, nello specifico il Mito degli Androgini; mentre come visione quella che mi ha smosso di più il cuore è stata quella di Pausania. Piccole precisazioni: il Mito degli Androgini parla del concetto di anima gemella e di completezza umana per mezzo dell’amore e il discorso di Pausania riguarda la nobiltà d’animo che deriva dall’amore e le varie tipologie in cui questo può manifestarsi.

E’ interessante anche tutto l’aspetto delle cornici su vari piani che sono utilizzate come “scuse” narrative per impostare una serie di pensieri sull’amore ed è altrettanto interessante la scelta della lode al Dio Eros come figura che generalmente veniva ignorata o minimizzata.

Se siete particolarmente interessati al periodo storico contemporaneo a Platone potete leggere moltissimi usi e costumi che fanno da sfondo ai vari pensieri; la stessa cosa vale anche per i personaggi, infatti, soprattutto su Socrate potete trovare moltissimi cenni biografici che vi aiutano a comprendere questo enigmatico filosofo.

Vi consiglio vivamente di perdervi in questo breve testo antichissimo, ma immensamente attuale. La cosa meravigliosa di questa lettura è che le considerazioni mosse dai vari personaggi nella maggior parte dei casi sono attualizzabili nel nostro tempo e talvolta, sono idee che ancora oggi persistono. Mi sembra un esempio perfetto di testo del passato che ci aiuta a capire il presente.

Caterina

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