Triologia del ritorno: vol.1 L’amico ritrovato | F. Uhlman

Hey readers,

oggi vi parlo di una lettura “piccolissima”, il primo libro della trilogia del ritorno (che si compone de “L’amico ritrovato”, “Un’anima non vile” e “Niente resurrezione, per favore”).

“L’amico ritrovato” attraverso la narrazione di un’amicizia semplice e genuina racconta l’insediarsi dell’ideologia nazista in Germania. Il nostro narratore è Hans, un ragazzo di 16 anni di origine ebrea che frequenta una scuola esclusiva a cui sono iscritti principalmente rampolli di famiglie benestanti. La narrazione inizia con l’arrivo del conte Konradin, ce attira subito l’attenzione generale per la sua totale indifferenza ai compagni, che dopo aver tentato di entrare nelle sue grazie sono sempre stati accantonati. Hans però non è come gli altri, è un ragazzo molto timido e riservato, che già in precedenza non aveva molti amici e che, colpito da Konradin, decide che sarebbe diventato suo amico.

Questa è sicuramente una storia molto bella, ma (ovviamente è solo una mia opinione) non mi ha fatto impazzire. Al’inizio ci mette un po’ ad ingranare e questo non invoglia moltissimo alla lettura. Un’altra nota negativa è sicuramente l’eccessiva quantità di parole, talvolta frasi intere non tradotte dal tedesco, che rendono difficile la comprensione di alcuni passaggi.

D’altro canto c’è da considerare quanto un testo del genere dia una prospettiva molto diversa ed interessante di questo periodo storico: non si concentra sulla deportazione o sulle leggi razziali, ma, bensì, su come lentamente il nazismo abbai preso piede, su come la vita di Hans ne abbia risentito pian piano sempre di più, talvolta evidenziando problematiche già diffuse nel passato.

Traendo le mie conclusioni non darò un voto altissimo a questo libro anche se può essere interessante sia per chi vuole approcciarsi a queste tematiche non partendo subito dagli aspetti più atroci, sia per i più piccoli.

Caterina

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