Hey readers,
oggi vi porto il terzo volume della trilogia Swiss Stories, che si compone di La ragazza nel bosco, Mistificami e Audace, a cui si aggiunge Il confine dell’amore.
“Audace” racconta il casuale incontro tra la fredda dottoressa Werni e lo spericolato Oliver. Olie dopo essere stato pestato sul ring, mentre seguiva un indagine in incognito per il SIC (Servizio di Informazioni della Confederazione Svizzera), viene salvato da due ragazze che per caso avano assistito all’incontro. Essendo una delle giovani specializzanda in infermieristica lo trasporta subito in ospedale, dove il destino del nostro temerario giovane si imbatte in quello della dottoressa Werni. Leonie vive un duro periodo a causa della recente scomparsa del padre durante una missione umanitaria. Per questo motivo, quando scopre che il ragazzo ha grandissimi problemi di cuore di cui non si occupa minimamente, non si da pace. Lo segue e cerca in ogni modo di farlo curare. Tutto questo impegno intreccia le loro due vite e fa sprofondare la dottoressa nel mondo pericoloso e segreto che circonda la vita di Olie. Inconsapevolmente i due si innamorano ma, in maniera diversa, entrambi hanno grandissime difficoltà nel dimostrare e provare affetto. La trama si intreccia con quella del secondo libro, infatti la tempistica è simultanea alla ricerca di Liz da parte di Adam e nella conclusione verranno tratte le somme su tutti i libri arrivando a un filo conduttore comune.
L’autrice mi ha proprio colpita: di tutti i personaggi che potevo immaginarmi come protagonisti di questo terzo capitolo la dottoressa Werni era l’ultimo, ma la tempo stesso ho apprezzato il fatto che la storia d’amore si basasse su due personaggi già presentati nei precedenti libri in modo da non ricalcare troppo la trama di primo e secondo volume. Ad aggiungersi alla doppia narrazione con i punti di vista dei due protagonisti abbiamo anche il punto di vista di Bratayev.
Anche in questo volume vengono fatti numerosi focus sulle associazioni criminali, sulla tratta di esseri umani e sulla prostituzione; a cui se ne aggiunge uno anche sulle missioni umanitarie e sul volontariato come dottore della dottoressa Werni.
Una cosa che ci tengo a sottolineare è quanto sia carina l’impaginazione dei titoli dei vari capitoli (presente sia in formato cartaceo che digitale): è veramente innovativa e molto curata, non avevo mai visto una cosa del genere in un libro e devo dire che mi invoglia moltissimo alla lettura!
Nonostante un impatto iniziale un po’ da badboy il personaggio di Oliver si rivela essere molto tenero e dolce, questa cosa mi ha strappato una marea di sorrisetti mentre leggevo!
Caterina
