Diary of a travelling girl | E. Bignotti

Hey readers,

oggi vi porto un post molto particolare. Si tratta della mia prima recensione su un libro scritto in lingua inglese. Inoltre ci tengo a ringraziare Elena Bignotti per avermi inviato il suo libro.

“Diary of a travelling girl” è un diario autobiografico che racconta come l’autrice abbia cambiato la propria vita. Il diario si apre a Brescia nel febbraio del 2006 con un forte lutto che sconvolge la tranquilla vita di una ragazza comune. A seguito di questo evento la vita di Elena cambia moltissimo e si rende conto di non essere felice di come si svolgono le sue giornate. Perciò, dopo molti ripensamenti e dubbi, decide di prendere le redini della situazione ed affrontare i propri desideri. Inizialmente decide di dedicarsi a dei corsi di danza e successivamente di partecipare a un ritiro di una settimana a Roma per diventare massaggiatrice. Dopo aver ampliato le proprie competenze ed essersi presa coraggio, l’autrice si reca in Inghilterra. Da lì la nostra narratrice inizierà il suo viaggio con moltissime tappe in varie parti del mondo.

Uno degli aspetti che preferisco di questo libro è il suo forte messaggio motivazionale: tra le pagine troviamo spunti che ci fanno riflettere sull’importanza di prendere in mano la nostra vita e reagire alle cose brutte che ci succedono. Elena da un messaggio di speranza e riscatto che è molto importante e piacevole nella lettura.

I viaggi che racconta sono bellissimi e seducenti; io sono una grandissima amante del viaggio ed ho apprezzato molto le descrizioni fatte. Sono molto particolari le foto che si trovano nella parte finale del libro, che ritraggono l’autrice in tutti i viaggi raccontati.

Se come me siete interessati a leggere in inglese questo mi sembra un ottimo libro da coi cominciare. Considerate che l’autrice stessa è italiana, ma ha passato molti anni in paesi di madrelingua inglese che le hanno permesso di sviluppare un ottima capacità, mantenendo una struttura facilmente riconducibile alla struttura sintattica della nostra lingua. Questi fattori lo rendono perfetto per chi non ha una conoscenza perfetta della lingua, ma se come me avete una preparazione da liceo/scuola superiore non farete la minima difficoltà.

Caterina

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L’ultimo giorno di un condannato a morte – V. Hugo

Hey readers,

oggi vi parlo di un romanzo breve, letteralmente un concentrato di valori capace di far riflettere in una maniera indescrivibile.

“L’ultimo giorno di un condannato a morte” è un romanzo sotto forma di diario che racconta gli ultimi giorni di vita di un uomo. Il testo è ambientato nel 1800 ed è una forte critica alla condanna a morte. Si compone di tre parti: l’introduzione, un piccolo monologo teatrale e il diario. L’introduzione è scritta dall’autore stesso, racconta la storia della ghigliottina e dei boia, parla di alcuni episodi in cui si è rivelata atroce (quando i condannati ricevevano molti colpi ma continuavano a “sopravvivere”), è la parte del libro che si compone di una critica più evidente e dove viene direttamente espressa l’opinione di Hugo. Il monologo teatrale è ambientato in un salotto dove, tra i vari argomenti di conversazione, si arriva a parlare del libro stesso e (a mio parere) serve ad incorniciare come al suo tempo sarebbe stata percepita l’uscita del testo. Il diario parla di tutte le varie fasi della condanna (il processo, il carcere, gli spostamenti, la forca,…) e racchiude tutti i pensieri che possiamo immaginarci popolino la mente di una persona che sta per morire.

Ho trovato la lettura commovente e ho riflettuto molto sulle pagine che ho sfogliato.

Ho apprezzato moltissimo che l’autore faccia una critica così forte e discordante con le idee diffuse tra la gente del suo tempo perché, soprattutto per il periodo storico in cui è vissuto, non è una cosa da niente!

La prima parte è inizialmente un po difficile da digerire, è ricchissimo di informazioni storiche e critiche sociali; mi sentirei di definirla la parte più densa del racconto, ma vi sconsiglio di saltarla perché contestualizza quello che poi andrete a leggere dopo.

Riassumendo velocemente le mie impressioni è una piccolo gioiello brevissimo ma altrettanto formativo, un ottimo modo per approcciarsi a un grande autore che inizialmente può spaventare!

Caterina