Hey readers,
oggi parliamo della mia prima lettura di Alan Bennett, un altro grande autore di cui ho fatto conoscenza grazie a ReadVlogRepeat!
“Nudi e Crudi” è un romanzo che colpisce. Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l’arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l’allibita vittima – in questo caso un avvocato londinese agiato e pedante – ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula, certo piuttosto radicale, di candid camera. Travolti da una realtà truce e demenziale, l’avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori, come da una scatola a sorpresa, colpi di scena turbinosi. Questo racconto suscita una reazione pressoché unica nella letteratura degli ultimi anni: una ilarità che assale sin dalle prime righe – e quanto più si procede, tanto più essa si mescola con la percezione di una inquietante perfidia.
Questo è senza ombra di dubbio un libro perfetto per riflettere ampiamente sull’eccessiva necessità di beni materiali su cui si basa la nostra società, quando i protagonisti si ritrovano nell’appartamento vuoto riscoprono quali sono le loro effettive necessità ed acquistano un mobilio più semplice. Inoltre possiamo anche soffermarci sul cambiamento che gli eventi scatenano o meno nei personaggi e come queste influiscano successivamente sulle loro vite.
L’umorismo con cui si condisce la storia ha delle note abbastanza amare, è un umorismo all’inglese – non sempre facile da capire, ma abbastanza intrigante!
Trovo che la scelta dei personaggi; ossia una coppia abbastanza infelice che non ha mia sviluppato un vero e proprio legame, sia una critica velata mossa verso quella parte della società inglese. Soprattutto Mr Ransome è il classico uomo distaccato che nutre la propria esistenza unicamente di lavoro, che si mostra ostile verso le nuove invenzioni e verso la novità in generale, un uomo incapace di integrarsi realmente col mondo, congelato nelle proprie abitudini.
Caterina