Il rumore della felicità – L. Olivero

Hey readers,

un po’ in ritardo vi porto una novella (ricevuta dall’autrice) a tema natalizio/festivo, ormai la possiamo definire “fuori stagione” ma valeva la pena di essere letta!

“Il rumore della felicità” si ambienta durante il periodo natalizio, un periodo natalizio che cambierà moltissimo la vita della nostra protagonista. Luna non ha mai avuto fiducia nell’amore, ma da quando Alessandro è entrato nella sua vita sente che qualcosa in lei sta cambiando. Nonostante trascorrano poco tempo insieme per via degli impegni lavorativi, lo ama e in cuor suo spera che lui ricambi i suoi sentimenti. La scatolina con il nastro di una gioielleria, che ha per caso trovato nella sua giacca, fa presagire che il suo più grande desiderio stia per avverarsi. Un futuro con l’uomo che le ha rubato il cuore. Una vacanza romantica sulle montagne innevate di Cervinia e la confortante atmosfera natalizia faranno da sfondo alla proposta che Luna si aspetta?

La prima parentesi che ci tengo moltissimo ad aprire è indubbiamente sulla copertina: volevo prendermi un attimo per soffermarci su quanto sia davvero carino e ben fatto l’editing della copertina (io l’ho vista in digitale, ma suppongo anche in cartaceo) di questa novella.

La narrazione è molto piacevole e scorrevole, è stato un regalo immensamente gradito che l’autrice mi ha fatto. E’ una novella molto breve e la sua stessa scorrevolezza la fa risultare ancora più veloce, non togliendo, però, il piacere trascorso in compagnia di Luna.

I miei personaggi preferiti sono stati i migliori amici della protagonista, soprattutto Caterina. Sono personaggi molto importanti e passano al lettore delle importanti vibes di amicizia. Senza farvi troppi spoiler posso assicurarvi che sono gli amici, le spalle su cui piangere che chiunque vorrebbe avere al proprio fianco durante tutto l’arco di una vita!

Caterina

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Michael Mio | A. Oz

Hey readers,

oggi vi porto una lettura controversa che mi ha lasciata indecisa ed interdetta.

“Michael Mio” è una storia di vita, di come un incontro possa cambiare ed influenzare completamente una vita. Hanna, la protagonista, incontra casualmente Michael Gonen sulle scale del suo collegio. I due si danno appuntamento in un caffè e, dopo notti magiche per le strade di Gerusalemme, si fidanzano. Nonostante qualche sogno prematrimoniale abbastanza negativo, i due si sposano e vanno a vivere insieme. La vita matrimoniale non è tutta rose e fiori e, soprattutto i rapporti intimi, non sembrano in grado di sbocciare. Michael si dedica con tutto se stesso ai sui studi di geologia, mentre la moglie decide id abbandonare il proprio corso di studi letterari (nonostante la rendesse molto felice). I giovani devono sin da subito fare i conti con una Gerusalemme che non concede favori e che, tra problemi economici e ristrettezze, li schiaccia. La storia continua fino alla nascita del secondo figlio della famiglia Gonen, attraverso una quotidianità che pian piano spegne ogni passione di una storia che sin dall’inizio era destinata a rivelarsi poco promettente.

Opinione comune alla maggior parte dei lettori: Hanna è insopportabile. All’inizio la trovavo un personaggio con una personalità, invece non appena inizia a frequentarsi con Micheal lascia che la vita trascorra passivamente, lascia che tutto vada avanti da sola senza tentare nemmeno per un attimo di cambiare le cose. E’ fredda con l’uomo che ha sposato e che, nel bene e nel male, cerca di starle accanto. I problemi mentali che seguono la sua prima gravidanza ovviamente non la aiutano a migliorarsi, non riesce ad essere una buona madre e fa sì che la passione e la complicità tra lei e Michael muoia. Che dire è fastidiosa!

Lo stile di scrittura mi è piaciuto perchè è una narrazione incalzante che riesce a farti penetrare nella quotidianità di una famiglia come possono esserne esistite a centinaia. Sono dell’idea che le storie più belle siano quelle che incarnano una quotidianità invisibile e semplice!

Tra le pagine si incontrano i valori di una cultura diversa dalla nostra, ma al contempo molto molto simile. Non avevo mai letto niente che fosse ambientato in Israele e se devo essere sincera, ignoravo totalmente alcune parti della sua storia (per esempio non sapevo fosse necessaria una tessera per acquistare i beni alimentari – simile a quella che esisteva in Italia durante il fascismo).

Caterina

Amore 5 Horror 1 | L. Pacchioni

Hey readers,

oggi vi porto un libro che mi è stato gentilmente omaggiato dall’autrice, che ringrazio nuovamente moltissimo sia per la sua gentilezza e disponibilità, sia per avermi regalato queste ore id piacevole lettura e distrazione.

“Amore 5 Horror 1” è una raccolta di 6 racconti, cinque dei quali riguardanti l’amore e uno dell’orrore a cui si aggiungono due bonus track uno all’inizio (che è molto personale e riguarda la vita dell’autrice) e uno alla fine (che fa riferimento a Nenèss, il suo primo romanzo). Tutti questi simpatici racconti sono l’esternazione di aneddoti pervenuti all’autrice stessa da fonti “non rivelabili”. Non mi sento di rivelare direttamente la trama dei racconti perchè essendo brevi li rovinerei, mi limiterò perciò a fare una panoramica molto generale. Le storie sono molto diverse tra loro: una donna molto solitaria si ritrova a dubitare della sicurezza della propria casa e del proprio amico a quattro zampe fidato, due amiche alla ricerca dell’uomo perfetto nell’era di Tinder, il perfetto Mr Big (di Sex and the City) incontrato in tempo di quarantena, lo scoppio di strane scintille per l’ex marito della tua amica. Storie particolari, in grado di farci riflettere su un sacco di cose.

La copertina realizzata da Danilo Cinelli è veramente molto carina e intrigante!

Ho trovato meraviglioso il primo bonus, il fatto che l’autrice abbia scelto di mettere nel testo un suo aneddoto personale, uno scorcio sulla sua vita è molto interessante e lo vedo come una forte fonte di empatia.

Ho apprezzato moltissimo tutte le varie riflessioni che a cui la lettura indirizza (amore, amicizia, social,…) soprattutto perché evidenzia tante di quelle che possiamo considerare come realtà attuali e, in questo periodo più che mai, sensibili a tutti.

Questo libro è, inoltre, nuovissimo visto che l’autrice l’ha scritto per tenere compagnia ai lettori durante il periodo di lock down del Paese che è appena trascorso (e spero vivamente non si riproponga in futuro).

Le mie storie preferite sono state “Una settimana e un giorno” e “Pelo” che pur essendo diversissime tra loro mi sono piaciute entrambe moltissimo , anche se una delle due (non vi dico quale) mi ha messo un po’ d’ansia ahahahah.

Caterina