Lettura condivisa nella prima infanzia | @liberi_book e @apiccolipassinellapedagogia

Hey readers,

oggi vi porto la recensione di un Freebie che mi è stato gentilmente inviato da  @liberi_book e @apiccolipassinellapedagogia, ringrazio moltissimo Nadia e Martina per questa possibilità.

“Lettura condivisa nella prima infanzia” è un breve ebook che da dei consigli per le figure adulte che stanno intorno a bambini piccoli. In questo caso l’età interessata è circa da 0 ai 3 anni. In questo mini-libro digitale potete trovare idee su quali libri proporre ai vostri bambini (con spiegazioni chiare anche su quali caratteristiche devono avere e su come sceglierli) divise in base alle fasce d’età, spiega ampiamente tutti i vantaggi che un bambino può trarre dalla lettura e quale sia il modo migliore per “attirarlo” verso un libro. Invita, inoltre, ad essere i primi a dare il buon esempio e a rendere quest’attività una piacevole abitudine.

Ovviamente essendo un file di 10 pagine è inutile che mi dilunghi in frasi piene di lodi perché, a parere mio, trovo sia pienamente inutile! Quindi ritengo che darvi delle motivazioni vere sull’importanza di questa lettura che potreste fare gratuitamente (andando a questo link) sia di gran lunga più sensato.

Entrando in contatto con queste informazioni (soprattutto se avete a che fare con bambini piccoli) potrete aiutarli immensamente e in maniera molto più consapevole rispetto ad andare in libreria e prendere una nuova uscita!

Vi ricordo infatti che la lettura condivisa é una delle attività maggiormente consigliate dai pediatri soprattutto nella tenera età, sia per formare il bambino e indirizzarlo a quest’abitudine sia per rafforzare il rapporto figura adulta(genitore, fratello, nonno,…)-bambino.

Detto questo, non mi resta che invitarvi a leggere questo freebie e a prendere coscienza dell’importanza che hanno le scelte degli adulti verso i più piccoli.

Caterina

1984 – G. Orwell | Recensione — MuatyLand

1984 è il testamento di uno scrittore che ha dedicato la vita alla difesa della libertà e della verità, denunciando tutte le perversioni politiche, dall’imperialismo all’ingiustizia sociale ai totalitarismi di ogni colore.1984 è un potentissimo monito contro l’odio verso l’altro, contro le false informazioni, contro il “sentire di pancia”, contro gli insulti all’immaginazione, contro le parole che […]

1984 – G. Orwell | Recensione — MuatyLand

I due mondi | M. Albonico

Hey readers,

oggi vi porto una storia dolce, fantastica e piena di speranza, non perfetta ma frutto delle parole di un’autrice giovane che ha saputo mettere tutta se stessa nel testo.

“I due mondi” è un romanzo fantasy, primo di una trilogia, che racconta una grande lotta, soprattutto interiore. La vicenda è narrata da Aki un demone volpe molto potente, tanto che sin da piccolo è stato cresciuto imparando a controllare il suo potere (e le sue code che possono passare da 1-2 fino a 9 e sono la manifestazione della grandezza del suo potere, infatti di solito i demoni-colpe non ne hanno così tante). Il nostro giovane amico viene scelto per seguire la crescita di Yukari, una principessa dagli Angelici poteri, Aki si assicurerà che il potere della giovane cresca senza corruzione e malignità, ma piano piano finirà per innamorarsi di lei… I due protagonisti sono stigmatizzati dai loro poteri, devono sempre farli sottostare al proprio controllo e sono carichi di grandi responsabilità, ma riusciranno a conciliare questo con la loro vita? Riusciranno a far vincere il bene sul male? non vi resta che scoprirlo…

Il libro mi è piaciuto molto, l’ho trovata una storia semplice, senza molte pretese, ma che riesce a donare dei momenti di gioia, speranza e distrazione dalla realtà.

Il linguaggio è accessibile e diretto, ma sapendo che l’autrice lo ha scritto a soli 14 anni sono sorpresa per la proprietà di linguaggio e la capacità espositiva, io a quell’età non ne avrei mai avuto le capacità.

I personaggi mi sono sembrati ben strutturati, privi di contraddizioni e, personalmente, mi sono affezionata subito ed aspetto felicemente un seguito!!

Ho apprezzato moltissimo le frasi dei dialoghi, le ho trovate motivanti soprattutto adatte, come spiegato dall’autrice, a dare sostegno agli adolescenti che vi rivedono e cercano in esso un “rifugio”.

L’unico punto negativo, anche se non mi ha disturbata eccessivamente. è che ho trovato dei piccoli “errorini” di impaginazione che certamente non mi senti di imputare all’autrice.

Caterina

Recensione: Miss Peregrine Vol. 1 La casa dei ragazzi speciali | Ransom Riggs – MuatyLand

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Avatar di Dispersa nei LibriMuatyLand

Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista o qualcos’altro, qualcosa di vivo e ancora pericoloso? Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e reperti di vite lontane, il ragazzo potrà stabilire se i racconti del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, siano stati solo invenzioni, buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, in quelle parole ci sia almeno un granello di verità, come suggerisce la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle immagini…

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Lo scrittore solitario | N. Ianuale

Hey readers,

oggi vi porto il libro di un autore emergente, che, come sapete, è una cosa che mi interessa sempre moltissimo. Ringrazio perciò Nicola Ianuale per la grandissima possibilità che mi ha dato chiedendomi di leggere il suo libro.

“Lo scrittore solitario” è la storia di un incontro tra il diciassettenne malato d’apatia e tentato scrittore in erba Daniele Serpico e il suo idolo, nonché scrittore emergente definito da la critica il “nuovo Fitzgerald” William Esposito. Il nostro protagonista si ritiene un perdente, il classico tipo che non è compreso dalla società e che guarda i coetanei con l’occhio critico di chi li percepisce come un grande assembramento di maschere. William si prende sin da subito a cuore il ragazzo e tra loro si sviluppa in pochissimo tempo un’affascinante amicizia che però sembra essere turbata dalle continue discordanze tra i valori che Will manifesta nel suo libro (che sono a pieno incarnati anche da Daniele) e il modo in cui sembra condurre la propria vita. Quali segreti si celano dietro le apparenze del nuovo Fitgerald? non vi resta che scoprirlo…

Veniamo adesso alla mia opinione.

Ho trovato la premessa iniziale molto corretta: una critica abbastanza oggettiva e dura della società odierna, condivido a pieno tutto quello che riguarda le “maschere sociali” e l’importanza del “ruolo”, trovo che appaiano quasi eccessivi e ripetitivi come fossero il chiodo fisso del protagonista.

Trovo la trama interessante e innovativa, non mi era mia capitato di leggere la storia di un libro dentro un altro libro!

Mi sono follemente innamorata di tutte le citazioni letterarie che sono disperse nelle pagine di questo romanzo come piccole perle di saggezza e trovo che, insieme a tanti degli ideali portati avanti nel testo, contribuiscano a rendere questa una lettura consigliatissima per le nuove generazioni.

La narrazione, inoltre, è fenomenale: il libro scorre molto facilmente, pieno di bellissime frasi (avendolo letto su Kindle sono felice di dire che ne ho sottolineate moltissime), con una descrizione accurata dei luoghi e dei personaggi.

Come avrete capito mi è piaciuto moltissimo, sono estremamente felice che Nicola mi abbai contattata e non finirò mai di ringraziarlo. Da parte mia non posso fare altro che consigliarvi questo libro come lettura perfetta per ogni età, come regalo a se stessi e a qualcun altro.

Caterina

Recensione “La ragazza con l’orecchino di perla” di Tracy Chevalier — MuatyLand

Delft, XVII secolo, una casa nella zona protestante della città Griet, la figlia di un decoratore di piastrelle, è in cucina, intenta a sistemare le verdure tritate. Sull’uscio, compaiono improvvisamente due figure: un uomo dagli occhi grigi come il mare e una donna che sembra portata dal vento, benché la giornata sia calma. Sono Johannes […]

Recensione “La ragazza con l’orecchino di perla” di Tracy Chevalier — MuatyLand

Il Gattopardo | T. Di Lampedusa

Hey readers,

oggi vi porto una lettura scolastica che avevo svalutato molto, ma in realtà mi ha fatta innamorare.

“Il Gattopardo” è ambientato in Sicilia, nel 1860 durante il collasso del regno borbonico. Il nostro protagonista è Don Fabrizio principe di Salina, un illustre membro dell’aristocrazia, ma totalmente consapevole del proprio destino e di quello di tutta la società. La storia inizia il 1 maggio 1860, quando suo nipote Tancredi, decide di partire per la spedizione dei Mille che segna l’ascesa del ceto borghese, con la celebre frase “perché tutto rimanga com’è.” Il libro ricostruisce, romanzandoli attraverso le vicende della famiglia, tutti gli avvenimenti che interessarono la Sicilia e che portarono all’unificazione d’Italia sotto il regno sabaudo (della casata dei Savoia).

Inizialmente non sono riuscita ad apprezzare molto il libro: l’ho trovato tutt’altro che facile e le lunghe digressioni sulle considerazioni fatte da Don Fabrizio nei riguardi della società del tempo, delle classi sociali e delle situazione dei nobili mi sono risultate abbastanza complicate.

L’ho trovato un alternarsi di periodi interessanti e immediati e lunghe riflessioni a tratti un tantino sconclusionate.

C’è però da riconoscere il valore storico del testo: una testimonianza molto importante sul tramonto delle importanti casate che avevano prosperato durante il regno borbonico e la nascita della nuova società che poi avrebbe pian piano costituito l’Italia odierna.

Una delle parti che ho preferito maggiormente è stata la storia d’amore tra Tancredi e Angelica che, oltre ad essere molto innocente e tenero, è perfetto per rispecchiare la variazione nella conformazione sociale.

Caterina

Il college delle brave ragazze | R. Newman

Hey readers,

oggi vi parlo di un libro forte, che in certe pagine mi ha travolta, ma è stato capace di tenermi con gli occhi incollati alle pagine fino all’ultimo.

Ringrazio immensamente @jo.reads perché ho scoperto questo libro grazie ad un suo video.

“Il college delle brave ragazze” è un thriller psicologico che va ad “intrecciare” le indagini sui tre omicidi delle giovani studentesse di Cambridge alla storia di Olivia, quella che sembra essere l’unica testimone dell’ultimo delitto. La nostra giovane ragazza dopo essere stata trovata nuda coperta di sangue è finita in uno stato semi-vegetale, ci vorranno settimane perché ricominci a parlare pur non ricordando niente. Non vi fate illudere, però, dalla trama questa è la classica storia dove nulla è quello che sembra e anche la nostra Olivia nasconde una marea di segreti.

L’excursus psicologico che viene attuato per ricostruire i fatti, la diagnosi della malattia e il processo mi hanno affascinata moltissimo,anche gli stessi racconti dei ricordi della ragazza mi hanno scossa moltissimo.

Questo libro è la prova di qunato sia sbagliato fermarsi all’apparenza in tutte le cose, anche nei dettagli più banali.

Vi consiglio di leggerlo tutto d’un fiato ma di non saltare nemmeno una parola, ma soprattutto, non vi date per vinti fino all’ultima pagina perché la storia prende ad ogni capitolo sfumature diverse. Non avrete capito tutto finché non avrete letto l’ultima parola.

Caterina

Sostiene Pereira |A. Tabucchi

Hey readers,

oggi vi porto uno dei primi libri che ho divorato durante questa quarantena. Mi sento di ringraziare @julie.demar per averne parlato in un suo video ed avermi convinta a leggerlo visto che stava nella mia libreria da secoli.

“Sostiene Pereira” è un affascinante romanzo ambientato nella Lisbona degli anni ’40, in cui si palesava sempre di più la dittatura. Il nostro protagonista è proprio Pereira, un giornalista che scrive la pagina di cultura del “Lisboa” un tranquillo giornale del pomeriggio, il cui capo è un simpatizzante del regime che lo assoggetta alle proprie idee, portandolo a scrivere sempre di determinati personaggi e riprendendolo più volte quando non esalta la patria. la sua vita semplice e ordinaria, costituita principalmente da abitudini che si ripetono come la limonata e l’omelette alle erbe nel solito caffè, si imbatterà in quella di Monteiro Rossi un giovane neolaureato con aspirazioni molto sovversive e liberali. Pereira leggerà un suo brano sul giornale e lo contatterà per lavorare per lui, inconsapevole del fatto che quel ragazzo cambierà per sempre la sua vita e lo porterà a compiere azioni che fino al giorno precedente avrebbe considerato ampiamente sconsiderate.

Ho apprezzato moltissimo la storia nella sua brevità perché è molto particolare. In generale il personaggio stesso compie un grande cambiamento durante la storia, non rimane fermo in maniera statica, ma “cresce” e cambia il proprio modo di vedere le cose, pur non perdendo i propri valori.

Una caratteristica particolare è che leggendo troviamo ripetuto il titolo moltissime volte, una cosa molto insolita.

Non avevo mai letto niente sul Portogallo e, come la solito, le descrizioni dei luoghi mi hanno stregata, sono riuscita a visualizzare nella mia mente i luoghi che leggevo, i profumi, il tremendo caldo estivo,… mi sentivo presente nello scorrere dei fatti.

Ve lo consiglio moltissimo!

Caterina

Triologia del ritorno: vol.1 L’amico ritrovato | F. Uhlman

Hey readers,

oggi vi parlo di una lettura “piccolissima”, il primo libro della trilogia del ritorno (che si compone de “L’amico ritrovato”, “Un’anima non vile” e “Niente resurrezione, per favore”).

“L’amico ritrovato” attraverso la narrazione di un’amicizia semplice e genuina racconta l’insediarsi dell’ideologia nazista in Germania. Il nostro narratore è Hans, un ragazzo di 16 anni di origine ebrea che frequenta una scuola esclusiva a cui sono iscritti principalmente rampolli di famiglie benestanti. La narrazione inizia con l’arrivo del conte Konradin, ce attira subito l’attenzione generale per la sua totale indifferenza ai compagni, che dopo aver tentato di entrare nelle sue grazie sono sempre stati accantonati. Hans però non è come gli altri, è un ragazzo molto timido e riservato, che già in precedenza non aveva molti amici e che, colpito da Konradin, decide che sarebbe diventato suo amico.

Questa è sicuramente una storia molto bella, ma (ovviamente è solo una mia opinione) non mi ha fatto impazzire. Al’inizio ci mette un po’ ad ingranare e questo non invoglia moltissimo alla lettura. Un’altra nota negativa è sicuramente l’eccessiva quantità di parole, talvolta frasi intere non tradotte dal tedesco, che rendono difficile la comprensione di alcuni passaggi.

D’altro canto c’è da considerare quanto un testo del genere dia una prospettiva molto diversa ed interessante di questo periodo storico: non si concentra sulla deportazione o sulle leggi razziali, ma, bensì, su come lentamente il nazismo abbai preso piede, su come la vita di Hans ne abbia risentito pian piano sempre di più, talvolta evidenziando problematiche già diffuse nel passato.

Traendo le mie conclusioni non darò un voto altissimo a questo libro anche se può essere interessante sia per chi vuole approcciarsi a queste tematiche non partendo subito dagli aspetti più atroci, sia per i più piccoli.

Caterina